PINOT NOIR VALLÉE D’AOSTE DOC GROSJEAN

 16.50

PINOT NOIR VALLÉE D’AOSTE DOC GROSJEAN

Il colore è rosso rubino tendente al granata, al naso si esprime complesso e persistente con sentori di frutti di bosco, risulta equilibrato in bocca, morbido con sapore asciutto buona alcolicità, leggermente tannico.

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Descrizione

PINOT NOIR VALLÉE D’AOSTE DOC GROSJEAN

Un nobile e delicato vitigno, che si narra fosse coltivato nei nostri territori già ai tempi in cui la Valle d’Aosta apparteneva ai regni di Borgogna e che offre i migliori risultati tra le nostre montagne a quote comprese tra i 600 e gli 850 m s.l.m. dove l’escursione termica tra il giorno e la notte e la grande luminosità consentono di ottenere uve perfettamente sane e mature.

Da uve 100% Pinot Noir otteniamo questo vino di buon corpo ed equilibrio.

Il colore è rosso rubino tendente al granata, al naso si esprime complesso e persistente con sentori di frutti di bosco, risulta equilibrato in bocca, morbido con sapore asciutto buona alcolicità, leggermente tannico.

Il vino

Vendemmia:
Metà settembre

Vitigni:
Pinot Noir 100%

Vinificazione:
70% con uve diraspate e 30% grappolo intero, macerazione con le bucce per 8/10 giorni con tre follature al giorno a temperatura controllata 28/30 C°

Affinamento:
in barrique per 8 mesi, 2-3 mesi in bottiglia

Imbottigliamento:
Maggio/Giugno

Colore:
Rosso rubino tendente al granata

Profumo:
Complesso e persistente con sentori di frutti di bosco

Sapore:
Equilibrato in bocca, morbido con sapore asciutto buona alcolicità, leggermente tannico

Bottiglie prodotte:
17000/18000

Temperatura di servizio:
16 – 18°C

La vigna

Zona di produzione:
Comune di Quart, Saint Christophe

Superficie:
Ha 2,5

Allevamento:
Guyot

Esposizione:
Sud, Sud-ovest con pendenza dal 50 al 70%

Altitudine vigneti:
600/800 mt slm

Suolo:
Di origine glaciale, sciolto, con prevalenza di sabbia e una buona percentuale di scheletro

Operazioni colturali:
Lavorazione del terreno nel sottofila per 3 volte l’anno, erpicatura e semina di sovescio nell’interfila a filari alterni. Apporto di letame bovino ogni 5/6 anni. Gestione delle malattie crittogamiche secondo metodologia dell’agricoltura biologica, utilizzando esclusivamente rame e zolfo

Anno di impianto:
Dal 1980 al 1995